Cinque punte ha una stella. E cinque dita ha il pugno che si stringe per denunciare un'ingiustizia, l’ira.
Anche loro sono cinque.
I cinque.
Però nel momento di doversi sedere sul banco degli imputati, accusati dal nemico, hanno deciso di essere una sola cosa: Cuba.



venerdì 6 aprile 2012

THE CUBAN WIVES

E’ realizzato dal regista e documentarista italiano Alberto Antonio Dandolo il film sulla vicenda dei Cinque cubani ingiustamente condannati negli Stati Uniti. Il film è ora in distribuzione in molti paesi e verrà presentato sicuramente anche in Italia.
Con il titolo di ”THE CUBAN WIVES” il film racconta la vicenda dei cinque cubani infiltratisi nei gruppi di terroristi operanti in Florida con lo scopo di annullarne gli attentati contro Cuba. La storia è raccontata con la visuale delle donne che a questi Eroi sono legate.
Riportiamo il trailer del film nell’edizione statunitense:


The Cuban Wives” ricostruisce la drammatica vicenda de “I Cinque”, cinque cubani in prigione negli Stati Uniti dal 1998 e delle loro famiglie rimaste a Cuba e impossibilitate a vederli. Il loro crimine: essersi opposti al terrorismo di note organizzazioni paramilitari con base a Miami. Furono condannati al termine di un processo che perfino le Nazioni Unite, per la prima volta, hanno definito “arbitrario” in quanto le prove della presunta colpevolezza raccolte contro i cubani sono state dichiarate TOP SECRET dal tribunale americano per impedirne alla difesa la conoscenza e la contestazione in sede processuale.
Ad analizzare il caso sono coinvolti esperti di diritto (José Pertierra – Avvocato rappresentante del Venezuela nel processo per l’estradizione di Luis Posada Carriles), di politica (Wayne Smith – Capo della Sezione di Interessi degli Stati Uniti a L’Avana dal ’79 al ’82 / Ricardo Alarcon -presidente dell’Assemblea del Potere Popolare di Cuba / Gloria La Riva – Coordinatore del Comitato Nazionale per la Libertà dei Cinque Cubani, USA) e di teologia (Frei Betto – scrittore brasiliano e teologo).

The Cuban Wives” è realizzato dalla co-produzione austriaca Knut Ogris Films ed è stato presentato dal 9 al 19 febbraio scorso al Festival di Berlino.

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