Cinque punte ha una stella. E cinque dita ha il pugno che si stringe per denunciare un'ingiustizia, l’ira.
Anche loro sono cinque.
I cinque.
Però nel momento di doversi sedere sul banco degli imputati, accusati dal nemico, hanno deciso di essere una sola cosa: Cuba.



domenica 19 gennaio 2014

René Gonzalez denuncia il silenzio mediatico sul caso dei Cinque

Uno dei Cinque cubani, René Gonzalez, ha dichiarato al sito Voces por los Cincos che il processo vissuto dal 1998 da lui e dai suoi quattro compagni è stato uno tra i più messi a tacere nella storia degli Stati Uniti.
Gonzalez ha sottolineato nel suo messaggio al sito web, che il giudizio contro di lui, Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez è stato deliberatamente occultato al popolo americano dalle grandi corporation mediatiche.

Il processo è stato minimizzato, pur essendo uno dei più lunghi tra quelli celebrati negli Stati Uniti in relazione a questioni come terrorismo, spionaggio, accuse di cospirazione per assassinare e  ingerenze nelle relazioni tra Washington e L’Avana, ha dichiarato Gonzalez.
Le condanne inflitte ai Cinque sono state definite come ingiuste da oltre tremilacinquecento messaggi raccolti in www.voicesforthefive.com, che dunque considerano le punizioni ingiustamente inflitte solo per aver prevenuto azioni terroristiche contro Cuba patrocinate dai gruppi radicati a Miami.
Renè Gonzalez, che si trova sull’isola dopo aver scontato la sua sanzione e rinunciato alla cittadinanza statunitense, ha ringraziato i sottoscrittori del sito di supporto alla causa dei Cinque e l’iniziativa volta all’istituzione di una Commissione internazionale d’inchiesta sul caso a Londra.
La Commissione, che si riunirà nei giorni 7 e 8 del prossimo marzo, sarà fondamentale – ha spiegato Renè Gonzalez – per rompere il muro di silenzio costruito intorno ai Cinque cubani e mostrare al mondo gli abusi e le ingiustizie commesse durante il processo.
Questo progetto è sostenuto da centinaia di personalità provenienti da diversi settori e nazioni che vogliono mostrare al pubblico la realtà sul terrorismo e la vera lotta contro di esso.
Tra le attività previste nelle due giornate vi sono le dichiarazioni di Renè Gonzalez, così come quelle dei parenti dei suoi compagni ancora imprigionati, e la revisione di tutte le prove del caso effettuata da un gruppo di avvocati di fama internazionale.
da Prensa Latina
traduzione di Fabrizio Verde

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